Ci sono dei frangenti, dei periodi, dei tempi, in cui le riflessioni sono alla base di ogni nostro pensiero.
Qualunque episodio di vita diviene spunto per linghi discorsi interni a noi stessi.
Alcune volte troviamo risposte che possono appartenerci o meno; invece, molto spesso, accade di non avere alcuna risposta plausibile.
Ci sono meccanismi più grandi di noi stessi, e per questo non comprensibili fino in fondo, poco chiari.
Vorremmo sempre toccare con mano tutto..., ma ciò che ti tormenta non puoi toccarlo, non puoi vederlo, non puoi afferrarlo e non puoi nemmeno discuterci. Possiamo solo sentirlo e rincorrerlo con il pensiero.
Rifletto...rifletto...rifletto...
Scruto, analizzo e vorrei conoscere a fondo questi meccanismi.
Ma sono solo un uomo, un essere umano...
Ciò che ci dispera maggiormente???
Soffrire così tanto, riuscire a risalire l'oblio, giurare di non cadere mai più negli stessi errori...e rinunciare a tutti gli attimi belli che ci potrebbero capitare, per non salire d'un tratto in paradiso e ancor più velocemente ritrovarsi nell'abisso più profondo dell'inferno.

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